OCCHI INDISCRETI SULLA CITTA'

04.06.2010 15:22

 
Scritto da Lorella Belletti (SINISTRA ECOLOGIA LIBERTA’ - CIRCOLO OVEST TICINO)   
Venerdì 04 Giugno 2010 13:19
Il Comune di Galliate ha pubblicato il bando per il progetto “occhio elettronico”, che scadrà il 14 giugno 2010 e a breve verrà avviato l’affidamento diretto dell’incarico del secondo progetto per la sicurezza, dei “varchi semaforici” all’ingresso del centro storico. Il progetto “occhio elettronico” è interamente finanziato dal Ministero, mentre il progetto “varchi semaforici” sarà economicamente gestito dal Comune. Alcune riflessioni sono d’obbligo, innanzitutto, sulla base di quale indagine, svolta recentemente, si è stabilito che a Galliate il tasso di criminalità è in crescita? In mancanza di una ricerca specifica sulla potenziale crescita di atti devianti, non si capisce, come una cittadina tranquilla, vivace, con una piazza vissuta sempre intensamente, necessiti di un investimento così oneroso. In un momento di forte crisi economica dove ci sono tagli ovunque, in cui vengono chiesti pesanti sacrifici ai cittadini italiani e, naturalmente, anche ai galliatesi, ci si chiede perché spendere quasi € 300.000,00 in un progetto di videosorveglianza, se non costretti da cause di forza maggiore, dovute a gravi reati, avvenuti o prevedibili.

Si legge nel bando che verranno installati 30 “occhi elettronici”, un numero spaventoso per una città di poco più di 15.000 abitanti, dislocati in diversi punti della città, n. 10 telecamere saranno installate sulle strade di ingresso a Galliate, con la caratteristica di “ripresa targhe”, n. 12 per il controllo specifico di scuole e monumenti, n. 7 nel centro storico, specificatamente nelle due piazze (piazza Vittorio Veneto e piazza Martiri della Libertà), n. 1 telecamera, sarà una postazione mobile, occultata in contenitori, tipo cassetta Enel, spostabile, all’insaputa dei cittadini, a piacimento e discrezione, ma di chi? Se Galliate dovesse diventare teatro crescente di crimini, sicuramente saranno consumati lontano dagli “occhi elettronici”, pertanto qualsiasi atto deviante si sposterebbe nel resto della città, nella parte non coperta da telecamere. A pagarne il prezzo, in termini di sicurezza, saranno, come al solito, le periferie, dove i controlli diventeranno sporadici e il campo d’azione, per eventuali criminali, sarà libero da pattugliamenti e controlli. Se esiste un’analisi preventiva dei rischi, fatta su Galliate, (necessaria per affrontare questo invasivo intervento “sicurezza”), per arrivare ad installare un così alto numero di telecamere, deve aver prodotto un indice di pericolosità molto elevato ed in particolare deve aver evidenziato i maggiori pericoli nel suo centro storico, dobbiamo allora pensare che, mentre ci rilassiamo ai tavolini dei bar o passeggiamo per la piazza, dove spesso i bimbi giocano a pallone, siamo pericolosamente a rischio? Un’altra domanda è doveroso, chi controllerà i monitor collegati alle telecamere e in quali fasce orarie? Se tale impegno compete alla Polizia Municipale, comporterà un abbandono totale del pattugliamento del territorio, inoltre, se il controllo dei video avverrà in orario d’ufficio, lasciando scoperte ore sensibili per atti devianti, quali la tarda sera o la notte, ciò significherà che l’”occhio elettronico” non preverrà i reati ma, bene che vada, li registrerà dandone riscontro in orario successivo al crimine. Non sarebbe meglio prevenire che curare? Oppure a visionare gli schermi ci sarà, 24h/24h, un addetto? Se così fosse, quanto inciderebbe sulla nostra spesa pubblica?

Non abbiamo, inoltre, ben chiaro, quali siano i costi di manutenzione di tali apparecchiature, in caso di rottura (allo scadere dei 24 mesi di garanzia) o di atti di vandalismo, chi paga e che esborso comporta tenere efficiente un simile sistema telematico?

Se entriamo poi nel merito della legge sulla privacy, molti dubbi sorgono spontanei, con che diritto il Comune si svincola dall’obbligo di riservatezza, nei confronti dei suoi cittadini, imposto dalla legge?

Per non parlare delle telecamere per la ripresa delle targhe, predisposte sulle quattro vie d’ingresso della città, cosa devono riprendere, il via vai delle automobili in entrata ed in uscita da Galliate? A che scopo? Perché c’è bisogno di rilevare le targhe delle macchine che arrivano o se ne vanno, per sapere chi non è cittadino galliatese o per verificare quante volte, noi cittadini, entriamo e usciamo dalla nostra città?

Riteniamo importante aprire un dibattito con la cittadinanza che si vede modificare radicalmente le condizioni di vivibilità del cuore della sua città, i dubbi sono tanti, proveremo a sviscerarli con l’ausilio di un’esperta del settore, Chiara Fonio, nel dibattito pubblico del 10 giugno 2010, ore 20,45 presso la sala conferenze Hotel Due Colonne, chiediamo la partecipazione di tutti i cittadini interessati e dell’Assessore alla Sicurezza del Comune di Galliate. 

 

 
 

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